” …Tanti anni fa pensai di star solo prendendo una persona che avrebbe gestito per me delle faccende burocratiche con la squadra, a cui, senz’altro, avrei dovuto rendere conto. Ed invece, non sapevo di star trovando degli amici, una famiglia che, come ognuna che si rispetti, è felice se tu lo sei, che lavora per te e non per sè, che ti supporta nei momenti difficili, che risponde ad ogni chiamata…”.

“Conoscevo Camillo, all’inizio, solo di nome. Ma ne ignoravo la carriera giornalistica, la figura imponente del basket casertano e soprattutto ignoravo la meravigliosa persona che ho scoperto in lui. Domenico l’ho conosciuto una volta entrata a far parte di questa famiglia che è Starting Five e non poteva che essere la persona affabile e gentile che è.
Quando ho ‘preso’ Camillo come procuratore non aveva molte altre giocatrici, anzi era quasi a zero. Quindi sicuramente non l’ho scelto per la sua fama di procuratore tra noi donne o per la “nominata”. L’ho scelto per la tranquillità, la passione e la spassionata collaborazione che ho visto in lui; dal primo giorno, Domenico e Camillo, non hanno fatto altro che ripetermi come l’importante fosse la mia felicità, il dove volevo andare a giocare, con chi, perché. Anteponevano a qualsiasi secondo fine, anche quello economico, il mio benessere, il mio percorso di crescita.
Il motivo per cui vi consiglio di entrare nella nostra famiglia è semplice: amiamo questo sport, lo amiamo in maniera pura, sconsiderata e disinteressata, lo amiamo in un modo anche un po’ antico: tutto quello a cui dovrete pensare è scegliere ciò che è meglio per voi, mettere in pratica questa passione dove e come meglio credete.
Lo so, anche a me all’inizio puzzava questa cosa, una specie di paese dei balocchi che per abitudine alla corruzione umana ti porta a pensare “E dov’è la fregatura? C’è sicuramente qualcosa sotto”.
Beh, vi assicuro che non c’è, ed io con il tempo ho capito perché: perché alla base di tutto ciò non c’è la voglia di arricchirsi, la ricerca della popolarità, il diventare i migliori a tutti i costi, non c’è nemmeno una spasmodica tendenza a cercare un compromesso. Nemmeno quello.
Non si scende a compromessi con i propri desideri, i propri sogni.
Quello che cerca di fare quest’agenzia, nel modo più puro e genuino possibile, è aiutarti a realizzarli.
E per questo, ammetto, non smetterò mai di esserle grata.
Tanti anni fa pensai di star solo prendendo una persona che avrebbe gestito per me delle faccende burocratiche con la squadra, a cui, senz’altro, avrei dovuto rendere conto.
Ed invece, non sapevo di star trovando degli amici, una famiglia che, come ognuna che si rispetti, è felice se tu lo sei, che lavora per te e non per sè, che ti supporta nei momenti difficili, che risponde ad ogni chiamata.
Ora, io non so molto di procuratori, ma so qualche cosa sulle persone; e queste due persone di cui vi ho appena parlato, sono tra il genere di essere umano che preferisco al mondo. E che, credo, dovremmo preferire tutti”.

Claudia Minichino